Visualizzazioni blog

lunedì 23 giugno 2014

APRIAMOCI ALL'ARTE CONTEMPORANEA: CAPREE!!! ART BRUT



Vorrei parlare dell’opera d’arte di Dubuffon, maestro dell’informale, dell’art brut ma anche concettualista. L’opera in questione si chiama “Italia 2014”. Nella sua semplicità, nel suo ritorno alle origini, nel suo rifiuto delle complicazioni artistiche e tecniche, nell’allontanare la tecnologia, ecco che l’autore fotografa l’Italia in tre momenti chiave, in tre grandi categorie che rappresentano il passato ma soprattutto il presente dell’Italia. Lo sfondo è quello della bandiera italiana, i tre colori si alternano in questa sorta di trittico. Nella prima pala (verde) c’è chiaramente uno scambio di denaro, una tangente, dei soldi che passano di mano. La tangente è una metafora dell’Italia corrotta: dai clientes romani allo scandalo della Banca romana di fine Ottocento per arrivare a Tangentopoli, all’Expo, al Mose. Inoltre i soldi sono enormi, sproporzionati: l’autore vuole rappresentare come il denaro sia diventato troppo importante e invasivo nella vita delle persone e delle società. Nella seconda pala(bianca) c’è la Torre di Pisa che rappresenta l’arte in Italia, il bello del paese, le grandi ricchezze monumentali, paesaggistiche, architettoniche, storiche e umane che l’Italia ha e ha sempre avuto. Ma la Torre di Pisa ha intorno a sé il nulla, e qui c’è un’esplicita critica a come l’Italia non riesce a valorizzare le sue enormi bellezze. Nella terzo pala (rossa) c’è uno schema calcistico, il 4/1/4/1 che l’Italia gioca al Mondiale brasiliano. Il calcio quindi come grande passione (non a caso il colore di sfondo è il rosso passione) di un popolo, come metafora collettiva di un paese. Da notare come il segno che corrisponde all’attaccante centrale, Balotelli, sia compenetrato nel punto esatto in cui viene battuto il centrocampo come a voler dire che Balotelli mediaticamente, è il centro di gravità intorno al quale gira tutta l’Italia.

Nessun commento:

Posta un commento